Arcivescovo di Canterbury: lo spargimento di sangue a Gaza deve finire
L'arcivescovo di Canterbury ha affermato che non esiste alcuna giustificazione morale per il massacro dei palestinesi a Gaza da parte del regime israeliano.
Le morti civili e la “catastrofe umanitaria” derivante dai bombardamenti e dall’assedio della striscia di Gaza da parte di Israele non possono essere moralmente giustificate, ha affermato Justin Welby.
Lo “spargimento di sangue deve cessare”, ha ribadito il religioso al Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra.
Non esiste alcuna giustificazione morale per la “devastante perdita di vite civili” a Gaza, ha aggiunto.
"Voglio chiarire che non credo che la devastante perdita di vite civili e la catastrofe umanitaria derivante dal bombardamento e dall’assedio di Gaza da parte di Israele possano essere moralmente giustificate”.
Welby ha sottolineato che da quando lui stesso e altri leader cristiani hanno chiesto “un immediato cessate il fuoco umanitario” durante una visita a Gerusalemme più di tre settimane fa, “altre migliaia di uomini, donne e bambini innocenti a Gaza sono stati uccisi”.
“Quindi ripeto ancora una volta questo appello con rinnovata urgenza e ancora più forza: questo spargimento di sangue deve cessare, gli ostaggi devono essere rilasciati e gli aiuti devono raggiungere coloro che a Gaza ne hanno un disperato bisogno”.
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