Guerra Gaza: Ayatollah Khamenei ringrazia i palestinesi per il loro messaggio di congratulazioni
L'ufficio della Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha inviato una lettera ai palestinesi che vivono nei campi profughi in Siria, esprimendo la gratitudine del Leader per il messaggio di congratulazioni da loro inviato in precedenza all'Ayatollah Khamenei dopo la sconfitta di Israele nella sua ultima aggressione militare contro la resistenza palestinese nella Striscia di Gaza.
In una lettera al presidente della Società per l'amicizia tra Iran e Palestina, Mohammad al-Buhaisi, il responsabile per le relazioni internazionali dell'Ufficio della Guida Suprema, Mohsen Qomi, ha trasmesso il messaggio di gratitudine dell'Ayatollah Khamenei.
"L'operazione 'Spada di Gurusalemme' ha mostrato solo una piccola porzione del potenziale operativo accumulato dai gruppi palestinesi facenti parte del Fronte della Resistenza", si legge nella lettera.
Nella lettera il Leader della Rivoluzione ha aggiunto che l'eroica difesa della Moschea di Al-Aqsa e del territorio di Al-Quds da parte del popolo palestinese, avvenuta attraverso la solidarietà e la sinergia tra tutti i palestinesi e l'ammirevole coordinamento tra tutti i gruppi di resistenza, ha dimostrato che “l'era dell'impunità dinanzi al bullismo e all'arroganza dei sionisti occupanti e razzisti è giunta a termine".
Nel messaggio la Guida Suprema aggiunge che "è giunto il momento che gli usurpatori di questa terra sacra vengano definitivamente sconfitti e che la Palestina e la cara Al-Quds vengano liberate".
Il 10 maggio scorso il regime di Israele ha lanciato una brutale campagna di bombardamenti contro la Striscia di Gaza. Secondo il ministero della salute di Gaza, nell'offensiva sionista sono stati uccisi 260 palestinesi, di cui 66 bambini e 40 donne.
In risposta, i movimenti di resistenza palestinesi, primi fra tutti Hamas e la Jihad islamica, hanno lanciato più di 4.000 razzi contro il territorio israeliano.
Colto alla sprovvista dalla raffica senza precedente di razzi, Israele ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale il 21 maggio, accettato poche ore dopo dalla resistenza palestinese.
Le formazioni armate palestinesi hanno ribattezzato le operazioni militari condotte contro il regime di Israele nell'ultima escalation come "Operazione Spada di Gerusalemme".
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