Kashmir:45 morti in scontri tra esercito indiano e popolazione musulmana

Srinagar-Iqna-Gli scontri sono scoppiati dopo l'uccisione di un leader locale

Il Kashmir,regione a maggioranza islamica nell'ovest dell'India,e' scosso da circa una settimana da violenti scontri tra la popolazione locale e l'esercito indiano.

La miccia dei disordini e' stata l'uccisione di un leader locale per mano dell'esercito di Nuova Dehli.Borhan Mozaffar Vani,giovane leader del partito Hezb al-mojahedin,e' stato infatti assassinato insieme a due suoi compagni dalle forze di sicurezza indiane mentre partecipava alla preghiera del venerdi' nella zona di Anantag.

I funerali del giovane si sono cosi' trasformati in una manifestazione di protesta da parte della comunita' islamica,degenerata poi in scontri che hanno lasciato a terra diverse vittime tra i manifestanti.

Da allora tutta la regione e' teatro di continue proteste anti-indiane e scontri tra popolazione locale ed esercito,che hanno provocato fino a questo momento 45 morti e piu' di tremila feriti tra i residenti musulmani.

Il Kashmir e' una terra ad ovest del subcontinente indiano con una popolazione composta al 90 percento da musulmani,che vive una situazione di tensione dal 1948,ossia dalla data dell'indipendenza del Pakistan dall'India.
La zona e' situata a cuscinetto tra i due paesi,che se ne contendono la sovranita'.Da allora sono state combattute ben quattro guerre tra India e Pakistan per il possesso del Kashmir,oltre alle continue rivolte degli abitanti,a causa del regime oppressivo creato dal governo indiano.

Le organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani hanno piu' volte accusato il governo indiano di repressione ed atrocita' nei confronti della popolazione islamica del Kashmir.